Il sole cura l’acne: un falso mito.

31 Lug

Siamo in estate e aumentano le occasioni di esporsi al sole. E oltre a queste anche i falsi miti legati alla tintarella. Tra i più diffusi ce n’è uno, che Oficine Clemàn ci tiene a sfatare, ovvero che l’esposizione ai raggi solari curi l’acne.

Perché si è diffuso questo falso mito?
Questa credenza popolare deriva dal fatto che nei primi giorni di esposizione solare l’aspetto della pelle migliora, complice l’effetto dell’abbronzatura, che nasconde le imperfezioni, e del sole, che svolge un blando effetto antinfiammatorio. Ma ben presto quelli che sembrano essere degli evidenti benefici, si trasformano in un effetto boomerang che non fa altro che peggiorare la situazione. Quindi in estate è essenziale non sospendere le cure, ma anzi rivolgersi al proprio dermatologo di fiducia per studiare con lui una “dieta dermatologica” su misura.

Come trattare l’acne in estate.
Innanzitutto se abbiamo deciso di esporci al sole e sappiamo che la nostra pelle è tendente all’acne, è bene cercare dei filtri solari specifici, capaci di proteggere sia verso gli UVB (raggi ultravioletti corti), che contro gli UVA (raggi ultravioletti lunghi). Importante inoltre che non abbiano consistenza untuosa o troppo grassa, fattori che non farebbero altro che occludere i pori e peggiorare la situazione.

Per quanto riguarda la cura, se state cercando soluzioni diverse da quelle impiegate in ambito farmaceutico, Oficine Clemàn ha studiato una crema a base di Bardana e Lichene d’Islanda. Si tratta di un concentrato ricco di Olio di Girasole, che permette di alleviare i rossori, prevenire la formazione di cicatrici e purificare la pelle. Una soluzione naturale e delicata per risolvere un problema comune.